In Ancona na parola è poga dó è troppe. Lo strano caso del capoluogo dorico, dove il dono della sintesi sembra farla da padrone.
Quello della sintesi è, in natura, uno dei doni più utili e più preziosi che si possano possedere. Poche parole ben congegnate vanno dritte al punto, fanno risparmiare tempo e mettono al riparo da qualsiasi possibile incomprensione. In Ancona cel zapemo bè, perché in Ancona el dono della sintesi ce l’avemo come in nisciun’altra parte del mondo. La sintesi, da nialtri, è de casa. T’è mai capitato, presempio, de conosce qualcuno che s’è imbarcato con grandi speranze in un progetto un po’ azzardato poi finito malamente? Ecco, in Ancona, quello è uno che cià sbatuto i corni. O, se preferisci, uno che ha preso na stagiata nti denti. Più sintetico de cuscì se mòre. Ti sei mai dato al giardinaggio? Lo sai come si chiama il lungo tubo di gomma che utilizzi per d’acquà i papulóni che ciai ntel giardì sotto casa? Sció. In Ancona se chiama sciò. Quattro lettere e sei a posto. Ma andàmo avanti. Sei un po’ in là con gli anni? Non sai come descrivere l’effetto beffardo col quale ti confronti il mattino davanti allo specchio? Tel dimo nialtri. Se chiama pelànciga. Inutile giràcce intorno. Perché in Ancona na parola è poga dó è troppe. Sempre in tema di effetti beffardi, t’è mai capitato di esporti eccessivamente ai raggi del sole e di bruciarti l’epidermide? Scì? Bravo. Quella, da nialtri, se chiama rosciolàta. E se te la sei beccata vol dì che hai durmito da piedi. E non finisce qui. Ciai presente quando eri fiòlo e tu madre, ogni tanto, te dava un bucató? Ecco, quello, in Ancona, se chiama arnovà. Voce del verbo arnovàre. E che dire, inoltre, del più furbo de tutti, del fenomeno dei fenomeni, de quello che è sommamente convinto d’esse n’afarìsta come poghi e che pia invece na sòla dopo l’altra? In Ancona, quello, altro non fa che i guadagni dei ovi. Ma la sintesi più sintesi di tutte le sintesi, in Ancona ce l’hai quando te devi riferì all’anno scorso, di questi stessi tempi. Anno. E sei a posto. Se poi la volémo dì tutta, il dono della sintesi, in Ancona, tocca i suoi vertici più alti quando vai in edicola a comprà il quotidiano più amato e più apprezzato, emblema di fanatica, ossessiva, maniacale aderenza alla realtà dei fatti. Un unico nome, un’unica parola a celare un intero universo: Bugiardó. La madre di tutte le sintesi.